domenica 30 gennaio 2011

Partenza ore 7:05 PM dalla stazione di New Delhi. Arrivo ore 7:30 AM alla stazione Udaipur. (the white City, the Lake city, the venice of Asia).

Viaggio in treno….scena Fantozziana: treno sovraffollato, con vagoni a cuccette da otto a letti a cabina, separate da tendine con coperte sporchissime, ovviamente solo indiani.

Consiglio per il viaggio: comprati un lucchetto e una catena e legati lo zaino!!!

Bè, devo dire che, tutto sommato, non è andato male. Tutti si son comportati molto civilmente e, visto che ovviamente non avevo lucchetto ne catena, tutto sembrava molto tranquillo; tanto che ad una certa, mentre tutti dormivano, mi son fumato uno spliff tra un vagone e l’atro J. Una delle porte esterne era spalancata, cosa pericolosissimisssima con i movimenti del treno, ma che presa bene guardare fuori col treno in corsa .

Udaipur è città stupenda, e fortunatamente ci sono stati buoni monsoni quest’anno, quindi il lago durerà a lungo, ed è bellissimo. Enorme, ed è solo uno dei 5 che stanno attorno alla città. È difficile descrivere, sembra un po’ come Gerace, si rideva J, ed è vero. Dovunque ci sono balconi per ammirare la vista del lago, ma sopratutto della città. Con i suoi templi che spuntano tra le casette, il palazzo reale sopra la citta, i due palazzi reali in mezzo al lago (se la fanno pijà a bene sti reali), ed per non mancare i fantastici Ghat.

I Ghat sono le scalinate che si immergono nel lago per consentire a chi di bagnarsi, e, alle donne, di pulire i panni. Tutte le mattine, quasi come un rito, si vedono e si sentono, donne che bagnano e sbattono forte i panni contro il marmo, ma così forte che “ti susi ca ti pare ca ci spararu a uno” !!.

La città dentro e strettissima, almeno il centro turistico, tutti vanno in giro con vespe e motorini a mille, come pazzi, con duemila apette che fungono da taxi service ( autorisciò). La notte ci sono sempre fuochi d’artifio, vuoi per un matrimonio o per una celebrazione, insomma un motivo lo trovano sempre.

Qui la gente del posto è molto più rilassata; considerevolmente non esageratamente stressante J. Ovviamente ti battono abbastanza spesso se vuoi comprare roba, ma non pressantemente. Nel pomeriggio o avuto una lunga discussione su Lost e altre serie con un Indiano. Il tipo sta seduto oziosamente davanti al suo negozio, con un ragazzino accanto che ubbidiva che faceva tutto il resto, dal servire il thè, allo spostare la moto… calcolate che io non so neanche cosà c’è nel neozio, perché non ha mai cercato di vendermi qualcosa, voleva che gli dettassi delle filastrocche italiane, di cui non conosceva il significato J. Apparentemente ha una ragazza americana che ha studiato in Italia e gli ha cantato Giro Giro Tondo.

Nella sera, al Ghat nella città vecchia, ero seduto con un indiano e il suo maestro di pittura ammirando da una parte il tramonto e accanto un piccola sfida tra mucche, testa a testa cercano ognuna di far indietreggiare l’altra…non saprei dire chi ha vinto, ma belle cornate so volate…tanto che ad una certa me ne so dovuto andare perché una mi guardava e mi cercava come per strusciarsi addosso a me.

1 commento: