domenica 6 febbraio 2011

“Si finiscono le parole prima ancora di finire quell’India che tutte quelle parole descrivono. E non in una lingua, ma in molte. Non è una contraddizione in termini, ma decide tutti i termini delle contraddizioni. È la più grande e più energetica democrazia, dove la gente si disfa dei politici come della spazzatura. è un mondo a due faccia con benessere e terribile povertà; Bilionari in case di marmo e mendicanti, tra pratiche millenarie di Tantra e Twitter. Dove si vedono autostrade costruite a regola d’arte con mucche che la attraversano. Dove passano treni con più passeggeri sul tetto che dentro i vagoni”

(India Today” 29 gennaio 2011, celebrazione dei 61 anni di democrazia)

Parole in contraddizione che riescono meglio di tutto a descrive quello che è l’India.

Dopo una Settiama quasi di vancanza nella città vecchia e turistica, passata velocemente tra vari training sul quello di cui si occupano le NGO e lezione di Hindi (che presa a bene), ma soprattutto visite guidate e magnate al ristorante (ovviamente tutto pagato con albergo incluso), finalmente approdo nella famiglia che mi ospiterà per questi tre mesi. Ebbene sì, per chi non lo sapesse, starò con una famiglia indiana. Effettivamente, ho tipo un appartamentino sopra al loro, senza cucina; tutti i giorni, quindi mi aspettano per colazione, pranzo al sacco (se necessario) e cena…ovviamente tutta cucina indiana, strettamente vegetariana e molto piccante.

L’appartamento dove vivo viene usato in pratica come ripostiglio. Non che la loro casa sia più grande, anzi; solo che è disposta meglio. In questi primi due giorni ho passato un po’ di tempo con loro; sembra che ci tengano particolarmente e che siano curiosi, credo sia anche un un fatto di educazione, sono molto religiosi e ospitali, ma soprattutto ci tengono a non essere come degli estranei. La loro casta è tra le più alte, sono Brahamini, della casta dei “preti”, quella più vicina alla non-rinascita. Sono principalmente seguaci di Hanuman, il dio scimmia che aiutò Rama a salvare Sita, sua sposa. È il dio della forza e della conoscenza, chiunque lo veneri, si dice, non teme nulla nella vita perché Hanuman lo protegge, ovviamente, però, è bene compiacere anche tutto gli altri dei. Il padre possiede un negozio in un villaggio turistico; prezzi europei, quindi la famiglia se la cava abbastanza bene. Vivono modestamente e sembrano molto altruisti. Ovviamente sono molto religiosi, il padre e la madre pregano molto spesso, in ogni occasioni; prima di colazione, prima di salire in macchina, arrivati al negozio….ect ect. La madre spende molto tempo in casa, anche se le 3 aiutanti fanno tutto quel che c’è da fare, pulire, cucinare e rassettare. Il figlio Goru, ha 21 anni e sembra molto legato ai suoi genitori. Tutto sommato, mi trovo bene, anche se mi sento un po’ privato della libertà, ma è normale nei primi giorni, col tempo si verrà a creare quella routine che sostituirà la libertà.

2 commenti:

  1. ande che bello leggerti...senti le good vibrations che mandi!!
    io sto una bomba anche qui tutto troppo bene e stili di vita che nn hanno nulla a che fare coi nostri, gente calma rilassata trasnquilla ma sopratutto sempre sorridente!! e' proprio vero che la thailandia e' la terra del sorriso. purtoppo ci sono un botto di turisti perche questa e' m,edia alta stagione, nn tanti italiani fortunatamente, ma pieno di inglesi americani e cinesi!.
    cmq io mi sto scialando e sto conoscnedo un botto di gente, mi sto muoivendo verso nord tras una settimana vorrei essere a chang rai al confine col laos dove organizzano trekking nelle montagne! insomma sono felice e tanto tanto tanto rilassata!
    ti voglio un mondo di bene
    a presto
    take care
    love u
    ciao

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  2. bramini??? allora te la scialli forte!!!!

    fottitene della libertà quella verrà da se una volta aquisiti i mezzi....


    ma ste aiutanti come sono????

    ahahahhahaha....bellaaaaaaaaaaaaaaaaaa

    il_sir

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